GENTLETUDE, L’ATTITUDINE GENTILE
L’animo gentile è una qualità innata. Secondo noi con il neologismo “Gentletude”, l’attitudine gentile si acquisisce, preferibilmente durante i primi anni di vita, ma anche in seguito, anche se con un po’ di fatica in più…
E’ un dato di fatto che, laddove regna un clima disteso e sereno, anche le situazioni più difficili si riescono a risolvere con spirito collaborativo, mentre in ambienti tesi e irascibili la stessa situazione comporta un insormontabile problema di convivenza.
Semplice dare una spiegazione antropologica del fenomeno, più difficile imbastire un andamento virtuoso negli ambienti ormai degenerati, ma nostro desiderio è avviare il processo..
Come? Innanzitutto il buon esempio; l’attitudine gentile” può propagarsi, semplicemente per emulazione.
Una buona azione tira l’altra.
Avete mai notato che quando c’è una fila ordinata, la tendenza è di mettersi in coda?
Dove c’è pulito si tende a non sporcare.
Quando tutti parlano a bassa voce nessuno urla e viceversa.
Mentre
Se c’è un assembramento si tende a sgomitare.
Se la strada è sporca non si fa neppure caso ad una cartaccia in più e se c’è frastuono si cerca di superarlo con voce ancora più alta?
Ci sono pensieri, parole, gesti che non costano nulla e ingenerano benessere:
- un sorriso,
- una pacca sulla spalla,
- un buongiorno,
- una stretta di mano,
- un compliment,
spesso hanno un magico effetto “a doppio taglio”: ci fanno star bene vedendo che gli altri ne traggono beneficio.