Prima di continuare a leggere dovremmo fermarci a scrivere le cose che consideriamo indispensabili, ciò che per noi è vitale, senza le quali non potremmo mai essere felici.

Quando parliamo di educazione, molto probabilmente ci viene in mente la scuola, o la nostra infanzia, e difficilmente ci rendiamo conto che educhiamo le persone intorno a noi in continuazione, attraverso ogni nostra parola, gesto, scelta.

Chi è un leader? Se abbiamo in mente l’immagine di un grande statista, un politico, un presidente di una grande nazione o di una grande impresa, può darsi che ci sbagliamo!

Essere gentili, esserlo davvero e non solo con apparenti gesti formali, è il segnale di una certa maturità emotiva.

Per essere persone gentili, per diventarlo davvero, dobbiamo anche essere liberi.

Vivo in un piccolo paese nella provincia di Reggio Calabria in cui usanze e abitudini si mantengono più resistenti che nelle città dove senti maggiormente i cambiamenti della cultura. Cos’è il rispetto?

Uno dei motivi per cui potremmo negare la nostra gentilezza a qualcuno è l’aver subito un torto, un comportamento scorretto da questa persona.

A volte la gentilezza può essere considerata come un concetto in senso molto lato, andandosi a dispiegare non soltanto sulle relazioni interpersonali ma anche sul nostro ecosistema e come noi ci rapportiamo ad esso.

Se la gentilezza è amore e se questo, come detto qualche settimana fa, è vero solo se è incondizionato, significa che non ci sono limiti? Che dobbiamo dare ed essere gentili anche di fronte a chi cerca di approfittarsene e magari potrebbe danneggiarci?

Le persone gentili sono quelle che scelgo di amare, di sorridere anche se sono stanche, di fare un favore anche se non ci guadagneranno nulla o, peggio, perderanno tempo e denaro, quelle che decidono di osservare le cose positive negli altri invece che soffermarsi solamente su errori e difetti.