GENE ALTRUISTA?
Per generazioni, abbiamo agito partendo dal presupposto che l’essere umano è fondamentalmente egoista. Abbiamo così strutturato sistemi e organizzazioni basate sull’incentivo monetario che purtroppo però non sempre hanno funzionato.
Ora, sembra che qualcosa stia cambiando nella definizione dell’essere umano come profondamente egoista. In settori come la biologia evolutiva, la psicologia, la sociologia, le scienze politiche e l’economia sperimentale, i ricercatori stanno evidenziando la prova che gli esseri umani sono più cooperativi e si comportano in modo molto meno egoistico di quanto abbiamo a lungo creduto.
Si sta scoprendo che il successo ottenuto da sistemi collaborativi è molto più stabile e duraturo di altri basati sull’individualismo. Non solo, i ricercatori hanno anche saputo evidenziare aspetti che confermano la predisposizione genetica dell’essere umano a collaborare.
L’evoluzione, attualmente sembra possa effettivamente favorire le persone che collaborano tra loro e le società che includono tali individui.
Le organizzazioni potrebbero pertanto intervenire incoraggiandoci, aiutandoci a sviluppare e ad abbracciare i nostri sentimenti generosi invece di ostinarsi a promuovere l’assunto che siamo guidati unicamente dall’interesse personale.
Possiamo dunque strutturare sistemi collaborativi stimolando la comunicazione, promuovendo rapporti di solidarietà e consolidando la fiducia nelle motivazioni intrinseche delle persone.
La ricerca completa può essere letta sul “Harvard Business Review #89”.