GIORNATA MONDIALE DELLA DONNA
L’origine della festa è legato a un fatto doloroso successo a New York.
Il 25 marzo del 1911 ci fu un incendio alla «Triangle Shirtwaist Company» di New York, che produceva le camicette alla moda di allora: ma erroneamente si è diffusa la credenza secondo cui la tragedia sarebbe avvenuta l’8 marzo.
Nel rogo morirono 146 operai di cui 129 donne, quasi tutte camiciaie immigrate italiane ed ebree dell’Europa dell’Est.
Erano rinchiuse a chiave nello stabilimento durante il lavoro per il timore di furti o di pause troppo lunghe: 62 di loro nel disperato tentativo di scampare alle fiamme si lanciarono dalle finestre dell’edificio, alto 10 piani.
Alcune avevano 12 o 13 anni e facevano turni di 14 ore al giorno: la settimana lavorativa andava dalle 60 alle 72 ore con un salario dai 6 ai 7 dollari la settimana.
Gli unici superstiti furono i proprietari della fabbrica, Max Blanck e Isaac Harris, che si misero in salvo senza preoccuparsi di liberarle.
Il processo che seguì li assolse e l’assicurazione pagò loro 445 dollari per ogni operaia morta: il risarcimento alle famiglie fu di 75 dollari. In migliaia parteciparono ai funerali.
Da allora lo slogan fu «Bread and Roses»: pane per simboleggiare la sicurezza economica e rose a indicare una qualità di vita migliore.
Questa tragedia fu ricondotta alla Festa della donna perché portò alla riforma della legge del lavoro negli Usa assicurando più diritti alle lavoratrici.
Dal 1977 su decisione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che riconobbe «gli sforzi della donna in favore della pace e la necessità della loro piena e paritaria partecipazione alla vita civile e sociale».
L’idea di abbinare alla festa della donna un fiore è solo italiana e fu di Rita Montagnana e Teresa Mattei, due attiviste dell’Udi (Unione donne italiane) nel 1946: la mimosa fu scelta perché fiorisce nei primi giorni di marzo e non costa tanto, per cui è accessibile a molti.
Per noi l’8 marzo è un giorno di commemorazione di uno e tanti fatti dolorosi; è un pensiero, una carezza per tutte quelle donne ignorate, maltrattate, abusate, ripudiate che hanno sofferto e che ancora purtroppo, in alcune parti del mondo, soffrono per i loro diritti.
8 marzo nel mondo
il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) partecipa alla Festa della donna rendendo omaggio all’universo femminile. Nella giornata dell’8 marzo sarà consentito l’ingresso gratuito a tutte le donne all’interno dei musei, ville, monumenti, aree archeologiche, archivi e biblioteche statali.