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I GRANDI LEADER SONO GENTILI: PER QUESTO SONO LEADER!

Di Giacomo Papasidero

Chi è un leader?

Se abbiamo in mente l’immagine di un grande statista, un politico, un presidente di una grande nazione o di una grande impresa, può darsi che ci sbagliamo!

Il leader non è una persona che ha potere e viene seguita e rispettata perché detiene questo potere. Un leader, in realtà, è qualcuno che gli altri vogliono seguire senza esserne costretti. Non qualcuno “investito” dall’alto, dalle scelte politiche o dai giochi di potere. Ma una persona “elevata dal basso”, scelta perché ha alcune qualità che riscuotono rispetto, ammirazione, fiducia, amore.

Innanzitutto siamo tutti leader, o meglio, tutti abbiamo la possibilità di ricoprire questo ruolo nella nostra vita, di essere punti di riferimento per chi ci sta vicino, fare da esempio o avere la possibilità di influenzare gli altri, consigliarli, guidarli per dare loro modo di crescere meglio e fare il proprio percorso.

Possiamo essere leader verso un amico, verso i nostri figli, per i nostri dipendenti ma anche per i nostri colleghi di lavoro. E abbiamo la possibilità di guidare il nostro partner, le persone che fanno parte della nostra stessa associazione, classe, categoria, di un gruppo sportivo o in qualsiasi situazione in cui siamo a contatto con gli altri.

E avere questa opportunità è un dono, perché possiamo davvero contribuire alla vita degli altri se impariamo come assumerci questa responsabilità. Ecco le qualità indispensabili per essere veri leader, non “prestanome senza autorità”.

La gentilezza è la prima caratteristica. Chi seguiamo noi: le persone arroganti e presuntuose, scortesi e aggressive, o coloro che ci dimostrano delicatezza, rispetto, amore attraverso gesti e parole gentili?

Se vogliamo che altri ci seguano, se vogliamo poterli ispirare, basta osservare chi seguiamo noi volentieri.

Essere gentili è indispensabile, perché con gentilezza possiamo correggere, insegnare, far riflettere, anche criticare senza mai ferire gli altri, senza farli sentire inferiori, ma anzi trasformando ognuna di queste occasioni nell’opportunità di crescita che tutti desideriamo.

Come leader dobbiamo anche essere sinceri, altro tratto delle persone gentili. Perché la verità costruisce la fiducia con cui gli altri, davvero, sceglieranno di seguirci. Questo è indispensabile perché se nessuno vuole farlo, non possiamo certo influenzare positivamente la loro vita.

Un leader, inoltre, non è mai in conflitto di interessi, o se lo è, lo ammette e si lascia aiutare e consigliare. Quando è palese che noi potremmo avere un vantaggio dai suggerimenti che diamo, e rischiamo non di consigliare il meglio per gli altri, ma per noi stessi, dobbiamo riconoscerlo, ammetterlo, e cercare sempre di mettere in secondo piano il nostro guadagno personale per garantire il bene di chi ha fiducia in noi.

Questo vuol dire, in fin dei conti, agire con amore. Se ci poniamo sempre nei panni degli altri costruendo empatia e sincerità, se proviamo sempre a dare quello che vorremmo ricevere in ogni situazione, saremo davvero ottimi leader. Perché volere la felicità di coloro che credono in noi e ci danno fiducia è la migliore garanzia per fare davvero il meglio per loro.

Inoltre un leader ha fiducia nelle sue capacità, una sana autostima e può permettersi di credere negli altri, di dare loro l’opportunità anche di sbagliare. Sa correggere gli errori senza colpevolizzare ma sostenendo la responsabilità. In sostanza tutto quello che in queste settimane abbiamo detto delle persone gentili, sono caratteristiche indispensabili di un vero leader.

La gentilezza non è un optional, ma un modo di vivere, come detto tante volte, che ci porta ad essere il meglio di noi stessi, esprimere le nostre qualità e diventare così un esempio positivo per gli altri. Se impariamo a fare della gentilezza il nostro modo di essere, non dovremo porci troppe domande su some comportarci con le persone su cui abbiamo la possibilità di incidere: se amiamo, daremo sempre il meglio a chi entra in contatto con noi.

E certamente il più grande ruolo di un leader è quello di educare. E l’educazione, come vedremo tra qualche giorno, non è solo questione riservata ai bambini, ma ci riguarda tutti.

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