LA GENTILEZZA E’ DEI FORTI
Di Giacomo Papasidero
Chi sono le persone gentili?
Le persone gentili sono quelle che scelgo di amare, di sorridere anche se sono stanche, di fare un favore anche se non ci guadagneranno nulla o, peggio, perderanno tempo e denaro, quelle che decidono di osservare le cose positive negli altri invece che soffermarsi solamente su errori e difetti.
La gentilezza possiamo aspettarcela solo dalle persone sicure di sé. Solo quando abbiamo fiducia nelle nostre capacità, le mettiamo a disposizione degli altri e siamo gentili. Una persona insicura, al contrario, penserebbe di non poter essere utile, di non essere all’altezza.
La gentilezza possiamo aspettarcela da una persona che non teme il giudizio degli altri: se abbiamo paura di cosa le persone penseranno di noi, non avremo mai il coraggio di aiutare chi viene emarginato o offeso, ad esempio, chi viene escluso, chi è diverso.
Se essere gentili significa agire con amore, perdonare chi ci tratta male è un meraviglioso gesto di gentilezza. Nessuno che sia così debole da aver paura degli altri saprà mai arrivare al perdono. È più facile giudicare gli sbagli che comprendere le ragioni, le paure, le debolezze che portano la gente a sbagliare e, magari, a trattarci male.
Il rancore o l’indifferenza sono scelte meno faticose e impegnative del perdono. Ne riparleremo tra qualche settimana.
Solo una persona forte, che non ha paura degli errori e dei limiti degli altri, dei giudizi di una società che al grido di “giustizia” vuole colpire chi ha sbagliato e che vede il perdono come un gesto da persone deboli, potrà scegliere la gentilezza e, quindi, l’amore.
Attaccare gli altri, offenderli per le loro abitudini o i loro difetti, accusare chi sbaglia o non sa come fare qualcosa, emarginare chi si presenta diverso, sono tute scelte facili che vediamo compiere continuamente attorno a noi. Chi agisce così è debole e con arroganza vuole sembrare forte aggredendo gli altri.
Le persone gentili sono persone forti. Ed essere forti significa imparare a usare la propria testa, prima di tutto. Ascoltare ogni critica o giudizio degli altri e accrescere la nostra autostima chiedendoci:
- È vero quello che dicono?
- Questo giudizio negativo è reale, cosa lo dimostra?
- Davvero siamo come dicono loro? Quali prove ci sono?
- Noi cosa pensiamo?
- E se si sbagliassero? E se fosse un loro pregiudizio?
Una persona forte non prendere per oro colato tutto quello che gli altri dicono, ma osserva se è vero. E se lo è si mette in discussione. Significa che se capiamo che quel giudizio è in parte meritato, anche se magari detto nel modo peggiore, cerchiamo di migliorarci.
La forza di ognuno di non inizia nella propria mente, e anche mettersi in discussione parte da alcune domande che dovremmo iniziare a usare sempre:
- Cosa esattamente devo cambiare?
- Che cosa dovrei fare di diverso?
- Per quale motivo penso che sia giusto cambiare così?
- Come posso farlo, come posso migliorarmi?
- Che cosa farò adesso? Che cosa farò la prossima volta?
Mettere in gioco noi stessi, ammettere di avere dei limiti, che possiamo sbagliare, che non siamo perfetti e saper dire “ho sbagliato”, sono un atto di grande forza e non a caso lo vediamo davvero poco. Solo quando smettiamo di giudicarci, di sentirci in colpa per i nostri errori o di nasconderli per sembrare perfetti, possiamo diventare migliori, accettare che anche gli altri possano sbagliare, amarli, e quindi, essere gentili.
Il cane piccolo abbaia sempre perché vuole spaventare i potenziali rivali, deve alzare la voce per evitare lo scontro. Il cane grande è forte e non ha bisogno di abbaiare continuamente per convincere qualcuno di questo.
Quando siamo deboli, quando temiamo i giudizi degli altri perché li consideriamo più importanti del nostro, non possiamo agire con gentilezza perché avremo paura e, come visto in questo articolo di qualche settimana fa, la paura è madre di ogni emozione negativa, l’esatto contrario della gentilezza.
Per diventare forti dobbiamo iniziare a porci domande migliori, quelle che abbiamo visto prima, ma anche imparare a riconoscere il nostro valore, abituarci a esprimere chi siamo, saper anche dire di no, porre limiti ma senza per questo diventare aggressivi e scortesi.
Se siamo forti e conosciamo la nostra forza, non dovremo convincere nessuno, lo faremo vedere in ogni situazione. E tra qualche settimana parleremo proprio di questo, per saper gestire le pretese degli altri senza perdere per questo la nostra gentilezza.