Sei Gentile?
Come prima cosa vediamo di definire la gentilezza.
Lo facciamo grazie allo splendido lavoro fatto da Timoty Marchesini, di 13 anni che vive nel sud della Francia a Beaulieu sur mer.
Qui troverete il PDF della presentazione che ha fatto a scuola in occasione della giornata mondiale della gentilezza e che ci ha donato.
Alla domanda: «Sei Gentile?» difficilmente viene data una risposta negativa. Siamo tutti gentili, solo in alcuni casi, quando si è un po' severi con sé stessi può capitare di rispondere: «Sì, ma non sempre?»
Proprio perché crediamo che la gentilezza faccia parte di quella dimensione che comprende l'educazione e le buone maniere è difficile consideraci maleducati. «Insomma! Esclamo sempre buongiorno quando entro dal panettiere, non mi si può certo marchiare come sgarbata.»
La gentilezza è invece qualcosa di più complesso e profondo. A volte, dipende addirittura dalla propria esperienza, diventando quindi intima e personale. Per questo motivo è difficile darle una definizione inequivocabile, come è pure difficile capire bene il suo meccanismo. Le varie ricerche hanno scoperto che è composta da diverse qualità quali ad esempio la solidarietà, la compassione, l’altruismo; e che l’empatia, insita nel nostro DNA è il motore che la fa funzionare; ma l'empatia, come i muscoli, va allenata, e questo spiega perché non tutti gli esseri umani sono gentili.
Da oltre 10 anni siamo innamorati di questo splendido meccanismo, convinti che possa essere lo strumento per migliorarci e anche migliorare il nostro rapporto con il pianeta che ci ospita.
Per questo abbiamo pensato: «Possiamo provare a misurare la nostra gentilezza partendo dalle cose semplici che ci accadono tutti i giorni?».
Un test che non ha nessuna base scientifica ma con il quale desideriamo far riflettere le persone sul come è facile essere sgarbati, ma anche, con un po’ più di attenzione, essere gentili.